Villa di Striano a Pulicciano

Nelle vicinanze di Pulicciano si trova la Villa di Striano rappresenta un tassello fondamentale del mosaico storico, artistico e culturale del Mugello. Le sue origini ne fanno una delle più antiche dimore storiche della conca mugellana: già presidio romano (Histrianum), proprietà degli Ubaldini già dal 1257, è citata sempre in proprietà della nobile famiglia in una riformazione del 1290, in forma di due torri fortificate.

 

Alla fine del secolo XVII Striano risulta di proprietà della famiglia Cocchi, mugellana, nella figura del medico, letterato e naturalista Antonio, membro dell'Accademia della Crusca e rifondatore della Società Botanica di Firenze assieme a Pier Antonio Micheli. Antonio Cocchi ebbe il merito di essere stato tra i primi ad applicare metodi galileiani alla medicina, alla biologia ed alla anatomia. Più che elaboratore di un pensiero originale egli fu diffusore degli insegnamenti della tradizione scientifico-sperimentale ad un pubblico non più strettamente iniziato, secondo i dettami che sempre più si imponevano nel secolo XVIII.


La costruzione successivamente appartenne ai Franceschi, altra nobile famiglia della zona: dell'antica costruzione ne ricavarono una villa con torre e acquisirono il patronato di un oratorio dedicato al SS. Crocifisso e alla S. Conversazione. Il 22 dicembre dell'anno 1875 la villa, i poderi e le costruzioni circostanti vennero acquistati dal pittore fiorentino Michele Gordigiani. Il Gordigiani restaurò e, in parte, ricostruì l'antica dimora, avvalendosi dell'opera dell'architetto Luigi Del Moro, allievo dell'architetto Emilio de Fabris. Il Del Moro rappresentava, in quell'ultimo quarto di secolo, una figura nota per l'architettura fiorentina: egli acquisirà ancor più fama quando, nel 1887, completerà l'ultima opera del maestro de Fabris: la facciata del Duomo di Santa Maria del Fiore.

 

Grazie ai suoi disegni e a quelli dello stesso Gordigiani, Striano venne dotata di una struttura a doppia torre, abbellita da piazzali, terrazze e loggiati, di cui uno affrescato nella volta da Galileo Chini, noto artista, pittore e ceramista mugellano.


La Villa è dotata di un ampio parco all'inglese, con maestosi alberi secolari anche di rara specie. Dal grande Piazzale Belvedere si gode di una delle più bei panorami sul Mugello. Nel parco ombrosi vialetti e scalinate conducono a grotticine e fontane, seguendo percorsi intimi e romantici che fanno riscoprire il fascino e la tranquillità di una vita di altri tempi. La solare Limonaia, la cui architettura rivela immediatamente l'influsso del Buontalenti nell'arte del Del Moro, regala al visitatore il piacere di una scoperta inaspettata.


Per Michele Gordigiani, pittore delle grandi regine, il figlio Edoardo (che fu anch'egli pittore di ampia fama) e la figlia Giulietta, era grande gioia poter invitare nella tranquillissima villa gli amici più cari. Si vedevano infatti convenire in gran numero soprattutto artisti, i quali rallegravano le grandi sale di canti e di musica.
Emergeva il talento di Giulietta che, sposa di un banchiere tedesco, il barone Robert von Mendelssohn (violoncellista e discendente del famoso musicista Felix) era virtuosa del pianoforte e cantante dotata di una voce d'oro, profonda da contralto. Insieme al marito, con il quale aveva residenza a Berlino, si esibì in concerti in tutta l'Europa, ritrovando pace e ristoro nei periodi primaverili ed estivi nel verde del parco della Villa di Striano.
 

Gabriele D'Annunzio grande amico della baronessa trascorreva a Striano molte giornate estive. Il poeta, un tempo invaghito di lei, descrive donna Giulietta Gordigiani in alcune pagine de "Il Fuoco", chiamandola Donatella Arvale.


Come D'Annunzio molti altri artisti e personaggi famosi si sentivano attratti dalle serate di musica e balli che la famiglia Gordigiani organizzava per i propri ospiti. Fra di essi Arturo Toscanini, Guglielmo Marconi, Giovanni Papini, il pittore belga Henry de Groux, il filosofo Balbino Giuliano, il violista Joseph Joachim grande amico di Johannes Brahms e suo primo violinista. Più volte ospite di Striano fu il pianista svizzero Edwin Fisher, marito della figlia di Giulietta, Eleonora.


Dal 1968 Villa di Striano è di proprietà privata.

Itinerario Liberty - Planning and Realization - Stefano Pelosi - www.stefanopelosi.it